giovedì 7 settembre 2017

XIAOMI MI 5




Le vere differenze in termini di hardware riguardano la RAM (che passa a 4 GB) e la memoria interna, che arriva a ben 128 GB, un quantitativo più che adeguato anche per chi non potrebbe mai fare a meno di una memoria esterna, che non è possibile utilizzare su questo smartphone. La RAM libera è comunque circa solo 200MB in più a dimostrazione di come Xiaomi abbia scelto di allocare i restanti 800MB al sistema per una maggiore fluidità. In ogni caso le prestazioni sono ottime su entrambi i dispositivi e nell’utilizzo quotidiano è difficile notare una differenza tangibile, se non appunto nel maggiore quantitativo di spazio per salvare, foto, video e app.

SOFTWARE

Entrambi sono aggiornati alla stessa versione del firmware, ma noi abbiamo comunque scelto di installare la versione Dev Internazionale sulla variante Mi5 Pro per capire quali fossero le differenze. A parte una nuova modalità relativa ad un pallino flottante per le gesture (ricordate che su Mi5 era presente il firmware stabile cinese) non ci sono reali novità. L’avere però un sistema interamente tradotto in italiano e privato di qualsiasi riferimento alla lingua cinese (oltre che ai vari servizi Xiaomi) dona allo smartphone un’apparenza di “internazionalità” tangibile. L’esperienza d’uso complessiva è decisamente migliore con la MIUI in versione internazionale e pertanto vi consigliamo di utilizzare questo firwmare sui vostri Xiaomi Mi5.

Xiaomi ha scelto un superlativo mix di design dai suoi ultimi smartphone per questo Mi5, includendo un vetro curvo sul retro (come su Mi Note) che serve a migliorare la presa, anche se lo smartphone è così sottile (7,3 millimetri) e leggero (solo 129 grammi) che comunque non sarà facilissimo tenerlo in mano senza qualche esitazione. La scocca è realizzata in alluminio, come su molti altri top di gamma recenti. C’è però una particolarità: il metallo va a curvarsi sul retro per creare una linea unica con il vetro. Molto bello l’effetto estetico di questa scelta, anche se comunque con il dito sentirete un piccolo “scalino” fra i due materiali. Per il resto le scelte di design sono molte e molto ragionate, anche se noi non siamo rimasti particolarmente convinti della parte inferiore allo schermo con un tasto troppo sottile e che sbilancia leggermente il design del telefono. Vogliamo credere che il tasto “fine” sia dovuto al tentativo di non farlo somigliare troppo agli smartphone Samsung che adottano un tasto simile.


Xiaomi Mi5 è il primo smartphone che proviamo ad aver adottato una CPU Snapdragon 820 quad core. Esistono due varianti di questo smartphone (le abbiamo provate entrambe e troverete il link a fine articolo appena un confronto sarà pronto): quella da 32 e 64 GB di memoria interna (una velocissima UFS 2.0), che differiscono anche per la velocità di clock del processore, 1.8 o 2.15 GHz. In entrambi i casi abbiamo una GPU Adreno 530. Il processore ha ampiamente soddisfatto le nostre aspettative: tanta potenza e poco riscaldamento. La RAM è poi da 3 GB. Ottima la connettività: Xiaomi Mi5 è uno smartphone dual SIM con supporto alle reti LTE fino a 600 Mbps, peccato per l’assenza della banda 20 da 800 MHz.
La Wi-Fi (che prende molto bene) è ac, il Bluetooth è 4.2 e Xiaomi ha scelto di reintrodurre anche l’NFC. Peccato invece per l’assenza dello slot per la microSD. Bene per la presenza della porta infrarossi e anche per l’introduzione di un precisissimo lettore di impronte digitali sulla parte frontale. Si dovrà premerlo per attivare il riconoscimento e lo sblocco sarà istantaneo. Dopodiché (se preferiamo) basterà un tap per usarlo come tasto home e non necessariamente una pressione. Assente infine la radio FM.

La fotocamera principale ha una risoluzione di ben 16 megapixel e ha un’apertura di f/2.0. Questa fotocamera è poi stabilizzata su 4 assi (due di traslazione e due di rotazione), oltre che avere a disposizione per le foto notturne un doppio led flash a doppia tonalità. Il software è quello classico Xiaomi e vi permetterà di sfruttare un discreto numero di funzionalità, ma senza sfociare nella quantità che ormai troviamo su molti altri concorrenti. Abbiamo comunque l’HDR automatico, la modalità manuale, il timelapse e i video al rallentatore. I video normali vengono poi registrati fino alla risoluzione di 4K.
Gli scatti sono ottimi con buona o sufficiente illuminazione e sono comunque molto buoni anche con poca luce, senza però raggiungere i risultati di altri top di gamma e realizzando foto un po’ più “spente”. Nel complesso comunque una fotocamera decisamente sopra la media.

Xiaomi ha fatto per il suo Mi5 una scelta (condivisa con altre aziende) conservativa: ovvero un ottimo pannello IPS da 5,15″ “solo” Full HD. La risoluzione è decisamente buona e il display montato è di qualità: buoni i colori, buoni gli angoli di visione e molto buona la luminosità, anche grazie alla retroilluminazione a 16 led che garantisce una luminanza fino a 600 nit. C’è anche una modalità software che adatta il contrasto di ogni pixel in tempo reale quando il sole illumina direttamente lo schermo. Via software, se vorrete, potrete poi regolare contrasto e colori del display.

Xiaomi Mi5 non viene ufficialmente venduto in Europa e questo comporta alcune limitazioni: il firmware è solo in inglese (con More Locale2 potrete far avviare tutte le app di terze parti – Google comprese – in italiano) e il Play Store è installato in aggiunta (o potrete farlo voi con relativa semplicità). Al momento il bootloader è bloccato e installare un firmware alternativo necessiterà il suo sblocco. Per il resto si tratta però del solito ottimo firmware MIUI 7.2.5 basato su Android 6.0 Marshmallow con solo alcune parti ancora destinate al mercato cinese. Il software è fluido ed estremamente ricco di funzionalità, anche se (come già lamentato) un po’ statico negli ultimi mesi. Abbiamo la modalità ad una mano, il child mode, i temi (adesso di default al primo avvio ne troverete 5), la modalità lettura e una funzione che vi permetterà di avere uno sfondo sempre nuovo nel blocco schermo.
Abbiamo poi ora una nuova funzionalità Mi Mover e, in questo smartphone, non abbiamo riscontrato alcun problema con le notifiche (dovrete inserire le vostre app preferite nella lista dell‘autostart e all’interno del menù dell’autonomia). Bene il browser di Xiaomi (che però non può aver Google come motore di ricerca predefinito) e anche le app multimediali in dotazione.

La batteria da 3030 mAh permette allo smartphone di arrivare, anche con un utilizzo intenso a fine giornata, rendendolo una soluzione interessante in questi termini e permettendovi, se lo userete in modo più limitato e con qualche limitazione software di arrivare anche ad un paio di giorni di autonomia.


Nessun commento:

Posta un commento