martedì 19 settembre 2017

SAMSUNG GALAXY S8

La confezione di Galaxy S8 è particolarmente ricca, facendo finalmente onore a quello che è a tutti gli effetti un top di gamma. All’interno troviamo un alimentatore per la ricarica rapida 9V/1.67A, un cavo USB/USB-C, un adattatore da microUSB a USB-C, un adattatore OTG (ovviamente con porta USB-C) e dei nuovi ottimi auricolari AKG (marchio di Harman, ora di proprietà Samsung) con adattatori di varie misure. Sono cuffie che ci hanno stupito per spazialità e bilanciamento molto equilibrato fra le varie frequenze.

Samsung abbraccia pienamente l’idea dello schermo curvo, andando a realizzare con questa tecnologia anche il modello “base” del top di gamma Galaxy S per il 2017. Lo schermo poi ha anche delle proporzioni differenti, rendendo lo smartphone più alto e più stretto rispetto al passato. Questo gli permette di avere uno schermo più grande (e non di poco) nel corpo di uno smartphone appena più alto ma sopratutto decisamente più maneggevole. Questo è stato possibile anche grazie all’aver spostato sul retro, a fianco della fotocamera, il lettore di impronte digitali.
Lo smartphone è ancora una volta realizzato con un profilo metallico (lucido in questo caso) e un retro in vetro. Non trattiene troppo le impronte e adesso la fotocamera è quasi a filo con il telefono, protetta solo da un piccolissimo gradino. In mano Galaxy S8 si utilizza con semplicità e i materiali con cui sono costruiti sono di pregio. Ottimo poi il fatto che sia stato mantenuta la resistenza ad acqua e polvere. Sul lato sinistro troviamo infine un nuovo tasto fisico, dedicato all’assistente personale Bixby.

Hardware ancora migliorato per questo Galaxy S8. Abbiamo un nuovo processore Exynos 8895 octa core fino a 2,3 GHz, realizzato con processo produttivo a 10nm (come Snapdragon 835) e GPU Mali-G71. La RAM rimane da 4 GB e la memoria interna parte sempre da 64 GB (UFS 2.1) espandibili con microSD. Ottima poi la connettività: è il primo smartphone in commercio con supporto all’LTE Gigabit (1024 Mbps), oltre che avere sempre il Wi-Fi ac a doppia banda, il Bluetooth 5.0 (che permette di collegare due dispositivi Bluetooth in contemporanea), il GPS assistito da GLONASS e GALILEO e infine il chip NFC.
Il lettore di impronte digitali sul retro si raggiunge con discreta semplicità, anche se può richiedere un po’ di abitudine e lo speaker è rimasto nella parte inferiore: buona la qualità e buono il volume. Sempre nella parte inferiore troviamo poi infine la porta Type-C, finalmente adottata anche sulla famiglia Galaxy S. Questa porta è poi (finalmente!) conforme agli standard e può essere usata senza problema come uscita video HDMI. Per un hardware quasi perfetto le uniche mancanze sono la radio FM e la porta ad infrarossi. È stato introdotto poi sulla parte frontale anche due sensori per la scansione dell’iride. Sul retro rimane il sensore di battito cardiaco.

Galaxy S8 è dotato di una fotocamera da 12 megapxiel ƒ/1.7 con tecnologia Dual Pixel, stabilizzatore ottico dell’immagine e led flash. La capacità fotografica di questo sensore (che dovrebbe essere lo stesso di Galaxy S7) è già stata ampiamente confermata e anche con Galaxy S8 i risultati sono al top. Le foto sono ricche di dettagli, con colori ben bilanciati e la messa a fuoco è precisa e rapida. Ovviamente la qualità peggiora con poca luce ma riesce comunque a bilanciare meglio i colori anche rispetto a come faceva Galaxy S7. Tantissime le funzionalità disponibili. Abbiamo ancora l’HDR automatico, l’Hypelapse, l’avvio rapido (ora con il tasto di accensione) e la possibilità di posizionare il tasto di scatto dove vorrete.
Tra le novità troviamo Bixby Vision per il riconoscimento degli oggetti nelle foto, gli effetti in tempo reale (stile Snapchat) e un rinnovato effetto di sfocatura dello sfondo che adesso funziona anche sulla fotocamera frontale. È forse qui che il miglioramento è stato più netto. La nuova fotocamera da 8 megapixel ƒ/1.7 è sicuramente buona e supporta anche la registrazione di video in 2K (e con HDR attivo). La fotocamera principale invece registra video in 4K con anche la stabilizzazione elettronica attiva (oltre a quella ottica). Buono anche lo slow motion a 720p a 120 frame per secondo.

Lo schermo di questo Galaxy S8 è un 5,8 pollici con risoluzione WQHD+ (2960 x 1440 pixel) realizzato con tecnologia SuperAMOLED. Il display è realizzato con il particolare rapporto di forma 18.5:9. Questa forma allungata non ha effetti concreti sullo schermo stesso, ma si traduce in una maggiore maneggevolezza per il telefono. Lo schermo è curvo ai lati e stondato agli angoli. Si tratta di due accortezze che non hanno particolare utilità all’atto pratico, ma che sono funzionali al design estremamente futuristico del dispositivo.
Lo schermo è particolarmente carico nei colori rendendolo appariscente, grazie anche all’alta luminosità. Chiunque voglia può comunque renderlo più “naturale” dalle impostazioni. Presente poi anche la tecnologia Always-On Display per permettervi di avere informazioni sulle notifiche anche a telefono bloccato. Quest’anno potrete anche avere nuovi controlli rapidi, per esempio per controllare la musica.

Samsung rinnova in modo sostanziale il software del suo Galaxy S8. Si tratta di Android 7.0 pesantemente personalizzato con l’interfaccia Samsung. Potrete cambiare i temi, la dimensione delle griglie (sia di home che di drawer), attivare il nuovo drawer semplicemente scorrendo la home e anche attivare la nuova Bixby Home a sinistra della home. Questa nuova schermata mostrerà contenuti contestuali prendendoli dalle app supportate (per fortuna ci sono anche un po’ di app di terze parti). Purtroppo ancora non c’è traccia di Bixby Voice (in realtà neanche in inglese), il nuovo assistente vocale di Samsung, che al momento non supporta ancora la nostra lingua (ma lo farà entro fine anno). Funziona già bene Bixby Vision che riconosce oggetti nelle foto e vi propone di fare acquisti rapidi o darvi informazioni.
Tra le novità del software di questo Galaxy S8 troviamo una nuova modalità che permette di tagliare una porzione di un’app per tenerla aperta fissa in alto (sopra altre applicazioni) e che si aggiunge al multiwindow già presente. Molto belle le nuove notifiche pop-up che hanno però il difetto di non essere premibili. Per arrivare alle notifiche (visto che lo schermo è molto “alto”) potrete aiutarvi scorrendo il dito verso il basso sul lettore di impronte.
Troviamo poi ancora i pannelli laterali (con alcune novità relativa agli appunti e gli screenshot) e l’area personale per mettere al sicuro contenuti e applicazioni che vogliamo tenere lontani da occhi indiscreti. Parlando di sicurezza abbiamo ora tre modalità di sblocco biometrico: l’iride, più sicuro, ma forse il meno preciso, il volto, il più rapido ma meno sicuro e l’impronta digitale, più preciso ma in posizione imperfetta.
Continuando con le novità potrete interagire ora con alcune app dal blocco schermo, abbiamo una nuova modalità ad una mano e una nuova app per le note. Per capire al meglio quanto in alto si può spingere il software di Galaxy S8 dovremo sicuramente aspettare Bixby Voice in italiano (entro fine anno), Samsung Pay in Italia (entro fine anno) e l’arrivo di DeX che, grazie ad un accessorio, permetterà di utilizzare il telefono come PC collegandolo ad un monitor. Considerando che anche senza queste funzionalità si tratta del miglior software Android personalizzato in circolazione i margini di miglioramento sono ampi. Il software è nel complesso molto fluido, anche se ovviamente Android stock rimane il benchmark da battere.

La batteria rimane da 3000 mAh. La risoluzione del display aumenta e la nuova tecnologia produttiva del processore a 10nm invece garantisce sulla carta maggiore autonomia. Probabilmente vari fattori si compensano e noi abbiamo rilevato un’autonomia identica (o quasi) a quella di Galaxy S7. Con un utilizzo stress riuscirete ad arrivare a fine giornata forse un po’ precisi. Per fortuna sono ancora presenti due ottime tecnologie: la ricarica (veramente!) rapida e la ricarica wireless rapida.

giovedì 7 settembre 2017

XIAOMI MI 5




Le vere differenze in termini di hardware riguardano la RAM (che passa a 4 GB) e la memoria interna, che arriva a ben 128 GB, un quantitativo più che adeguato anche per chi non potrebbe mai fare a meno di una memoria esterna, che non è possibile utilizzare su questo smartphone. La RAM libera è comunque circa solo 200MB in più a dimostrazione di come Xiaomi abbia scelto di allocare i restanti 800MB al sistema per una maggiore fluidità. In ogni caso le prestazioni sono ottime su entrambi i dispositivi e nell’utilizzo quotidiano è difficile notare una differenza tangibile, se non appunto nel maggiore quantitativo di spazio per salvare, foto, video e app.

SOFTWARE

Entrambi sono aggiornati alla stessa versione del firmware, ma noi abbiamo comunque scelto di installare la versione Dev Internazionale sulla variante Mi5 Pro per capire quali fossero le differenze. A parte una nuova modalità relativa ad un pallino flottante per le gesture (ricordate che su Mi5 era presente il firmware stabile cinese) non ci sono reali novità. L’avere però un sistema interamente tradotto in italiano e privato di qualsiasi riferimento alla lingua cinese (oltre che ai vari servizi Xiaomi) dona allo smartphone un’apparenza di “internazionalità” tangibile. L’esperienza d’uso complessiva è decisamente migliore con la MIUI in versione internazionale e pertanto vi consigliamo di utilizzare questo firwmare sui vostri Xiaomi Mi5.

Xiaomi ha scelto un superlativo mix di design dai suoi ultimi smartphone per questo Mi5, includendo un vetro curvo sul retro (come su Mi Note) che serve a migliorare la presa, anche se lo smartphone è così sottile (7,3 millimetri) e leggero (solo 129 grammi) che comunque non sarà facilissimo tenerlo in mano senza qualche esitazione. La scocca è realizzata in alluminio, come su molti altri top di gamma recenti. C’è però una particolarità: il metallo va a curvarsi sul retro per creare una linea unica con il vetro. Molto bello l’effetto estetico di questa scelta, anche se comunque con il dito sentirete un piccolo “scalino” fra i due materiali. Per il resto le scelte di design sono molte e molto ragionate, anche se noi non siamo rimasti particolarmente convinti della parte inferiore allo schermo con un tasto troppo sottile e che sbilancia leggermente il design del telefono. Vogliamo credere che il tasto “fine” sia dovuto al tentativo di non farlo somigliare troppo agli smartphone Samsung che adottano un tasto simile.


Xiaomi Mi5 è il primo smartphone che proviamo ad aver adottato una CPU Snapdragon 820 quad core. Esistono due varianti di questo smartphone (le abbiamo provate entrambe e troverete il link a fine articolo appena un confronto sarà pronto): quella da 32 e 64 GB di memoria interna (una velocissima UFS 2.0), che differiscono anche per la velocità di clock del processore, 1.8 o 2.15 GHz. In entrambi i casi abbiamo una GPU Adreno 530. Il processore ha ampiamente soddisfatto le nostre aspettative: tanta potenza e poco riscaldamento. La RAM è poi da 3 GB. Ottima la connettività: Xiaomi Mi5 è uno smartphone dual SIM con supporto alle reti LTE fino a 600 Mbps, peccato per l’assenza della banda 20 da 800 MHz.
La Wi-Fi (che prende molto bene) è ac, il Bluetooth è 4.2 e Xiaomi ha scelto di reintrodurre anche l’NFC. Peccato invece per l’assenza dello slot per la microSD. Bene per la presenza della porta infrarossi e anche per l’introduzione di un precisissimo lettore di impronte digitali sulla parte frontale. Si dovrà premerlo per attivare il riconoscimento e lo sblocco sarà istantaneo. Dopodiché (se preferiamo) basterà un tap per usarlo come tasto home e non necessariamente una pressione. Assente infine la radio FM.

La fotocamera principale ha una risoluzione di ben 16 megapixel e ha un’apertura di f/2.0. Questa fotocamera è poi stabilizzata su 4 assi (due di traslazione e due di rotazione), oltre che avere a disposizione per le foto notturne un doppio led flash a doppia tonalità. Il software è quello classico Xiaomi e vi permetterà di sfruttare un discreto numero di funzionalità, ma senza sfociare nella quantità che ormai troviamo su molti altri concorrenti. Abbiamo comunque l’HDR automatico, la modalità manuale, il timelapse e i video al rallentatore. I video normali vengono poi registrati fino alla risoluzione di 4K.
Gli scatti sono ottimi con buona o sufficiente illuminazione e sono comunque molto buoni anche con poca luce, senza però raggiungere i risultati di altri top di gamma e realizzando foto un po’ più “spente”. Nel complesso comunque una fotocamera decisamente sopra la media.

Xiaomi ha fatto per il suo Mi5 una scelta (condivisa con altre aziende) conservativa: ovvero un ottimo pannello IPS da 5,15″ “solo” Full HD. La risoluzione è decisamente buona e il display montato è di qualità: buoni i colori, buoni gli angoli di visione e molto buona la luminosità, anche grazie alla retroilluminazione a 16 led che garantisce una luminanza fino a 600 nit. C’è anche una modalità software che adatta il contrasto di ogni pixel in tempo reale quando il sole illumina direttamente lo schermo. Via software, se vorrete, potrete poi regolare contrasto e colori del display.

Xiaomi Mi5 non viene ufficialmente venduto in Europa e questo comporta alcune limitazioni: il firmware è solo in inglese (con More Locale2 potrete far avviare tutte le app di terze parti – Google comprese – in italiano) e il Play Store è installato in aggiunta (o potrete farlo voi con relativa semplicità). Al momento il bootloader è bloccato e installare un firmware alternativo necessiterà il suo sblocco. Per il resto si tratta però del solito ottimo firmware MIUI 7.2.5 basato su Android 6.0 Marshmallow con solo alcune parti ancora destinate al mercato cinese. Il software è fluido ed estremamente ricco di funzionalità, anche se (come già lamentato) un po’ statico negli ultimi mesi. Abbiamo la modalità ad una mano, il child mode, i temi (adesso di default al primo avvio ne troverete 5), la modalità lettura e una funzione che vi permetterà di avere uno sfondo sempre nuovo nel blocco schermo.
Abbiamo poi ora una nuova funzionalità Mi Mover e, in questo smartphone, non abbiamo riscontrato alcun problema con le notifiche (dovrete inserire le vostre app preferite nella lista dell‘autostart e all’interno del menù dell’autonomia). Bene il browser di Xiaomi (che però non può aver Google come motore di ricerca predefinito) e anche le app multimediali in dotazione.

La batteria da 3030 mAh permette allo smartphone di arrivare, anche con un utilizzo intenso a fine giornata, rendendolo una soluzione interessante in questi termini e permettendovi, se lo userete in modo più limitato e con qualche limitazione software di arrivare anche ad un paio di giorni di autonomia.